Immersione notturna

Il sole tramonta all'orizzonte in uno scintillio d'ali in volo a pelo d'acqua cullate dalla brezza marina.
Un dipinto talmente da sogno da non esser neppure immaginato,una prologo all'ennesima prova con me stesso,un esame affascinante ma allo stesso tempo colmo di tensioni,immergersi nel buio totale,immergersi nel mare di notte.
Il giorno si spegne lasciando il proscenio ad un cielo stellato senza luna,la nostra barca ormai familiare lascia finalmente il porto,al terzo tentativo sembra essere la volta giusta,un attesa lunga più di un mese e due viaggi a vuoto.
Ormai ci conosciamo tutti,le immersioni diurne ci hanno fatto incontrare e stringere rapporti d'amicizia che vanno oltre la passione per il mare,ma appena la barca lascia il porto ci caliamo nel buio ed il mare è solo una tavola nera che fa stringere un nodo in gola.
Dalla cucina arrivano odori capaci di sciogliere quel nodo e dipingere un sorriso sui nostri visi che pregustano la cena dopo l'immersione. Ci godiamo il panorama dell'Argentario ornato di mille luci,io Andrea,Pino e Angelo stiamo sempre insieme,in auto e ora in barca è uno scherzo continuo di cui Angelo e Andrea sono principi e maestri.
Il rumore del motore diminuisce,siamo arrivati a Cala Grande,nel buio più totale possiamo solo immaginarla ripescando ricordi diurni,Piero ed il Capitano con l'ausilio di un binocolo a visione notturna cercano il punto adatto scovando riferimenti sull'oscura scogliera,a noi non resta che montare l'attrezzatura.....
Ormai lo abbiamo fatto diverse volte,ma mai di notte,consapevoli di non poter sbagliare o correggere errori in acqua siamo tutti più meticolosi e silenziosi del solito.
Di notte siamo meno persone,ognuno ha il suo spazio,la sua tranquillità,ma ormai essendo un gruppo affiatato ci controlliamo a vicenda oltre hai consigli della "strana coppia" Giggi e Daniele talmente amici da sembrare "casa Vianello",ricordo che una sera in piscina dopo un loro ennesimo siparietto gli dissi : “sembrate proprio marito e moglie!”.
Ma sono veramente due veri amici.
Ci affiancano in ogni nostro passo,insieme a Emanuele,Roberto,Mauro e Piero formano veramente una bella squadra.
Sarà perché è notte ma Piero è silenzioso,da quando è arrivato non ha mai strillato,pare un record anche se i suoi urli alla fine strappano sempre sorrisi,ma forse il suo sorriso e buon umore lo ha lasciato sull'Aurelia,testimone di una vita spezzata....
Quando l'ho saputo ho pensato ancora una volta alla stranezza della vita,alla casualità e al fato,noi appena passati loro qualche chilometro dietro ed in mezzo.....la morte!
Un brivido ed uno scuotere la testa,quasi un sentirmi stupido a sfidare il mare di notte,ma tanto non cambierebbe nulla,come dico spesso "quando capirai la vita...purtroppo sarà finita".
Ora sembra un film americano,tutti con le mute indossate,maschere,bombole e torce pronte per l'uso sembriamo un plotone di incursori modello Navy Seal.....ma cavolo il mare è proprio nero!!!
Andrea si attarda e gli grido di muoversi,fa caldo e sto sudando nella muta,ma dobbiamo scendere insieme,il compagno è fondamentale sempre ma certamente di notte è quasi vitale,ormai siamo affiatati ma soprattutto amici.
Primi tuffi ed il mare s'illumina di sciabole di luce,nuotiamo fino alla parete per poi scendere tutti insieme,la piccola stroboscopica fissata sulla nostra spalla ci fa somigliare a piccoli ufo,forse visti da fuori siamo un bello spettacolo ma al momento il nostro unico pensiero è scendere in quel buio.
Tra poco niente più parole ma solo segnali luminosi,Mauro ci chiede se è tutto OK alla nostra conferma ci da il segnale di immersione,torce accese verso il basso e scendiamo.
Il buio è infinito oltre il piccolo fascio delle nostre luci,ma più di questo colpisce il silenzio la pace che ci avvolge appena sotto il pelo d'acqua,una sensazione forte ma piacevole che si irradia a corpo e mente in modo da poter godere e gustare questa esperienza stupefacente nel migliore dei modi. Sembriamo parte di un documentario quel silenzio mai cosi gradito rimane nel cuore.
Davanti a noi tutte le torce puntano lo stesso punto,qualche attimo e un polpo " passeggia" tranquillo sotto di noi,i più esperti ci giocano accarezzandolo come un gatto che fa le fusa,definirmi stupefatto non renderebbe l'idea.
Andando avanti ci imbattiamo spesso e all'improvviso in pesci immobili che dormono nel bel mezzo del mare e che non si scuotono nemmeno con tutta la sarabanda di luce che quattordici sub fanno.
Incontriamo altri polpi e perlustriamo ogni tana e grotta in cerca di pesci,ma il mare degli ultimi giorni è stato mosso e forse sono tutti rintanati.
Salvatore insegue un polpo per fotografarlo e arriva a bloccarlo per un tentacolo scattando a ripetizione,mi godo la scena ma quando ci giriamo troviamo il buio,dove sono finiti tutti?
Guardo Andrea sorpreso come me,ci scambiamo un OK,scrutando il buio davanti a noi in lontananza si intravedono flebili luci,come hanno fatto a dileguarsi cosi in fretta?
Un ultimo ok e ci lanciamo all'inseguimento e fortunatamente li raggiungiamo senza problemi e riprendiamo a goderci la passeggiata,consapevoli ancora di più che basta un attimo a stravolgere tutto.
Da quando mi sono immerso ho cominciato a litigare con il mio computer,prima scivolava sul braccio poi non riuscivo a leggerlo e come sempre non mi piace stare senza riferimenti,finalmente riesco ad illuminarlo e leggere i dati dell'immersione,quota massima 26 metri e sono passati in un attimo ben 30 minuti,sinceramente pensavo fosse passato solo un quarto d'ora a poca profondità. Continuiamo con estrema tranquillità la nostra passeggiata,continuo a sorprendermi di quanta infinita pace mi stia dando questa esperienza,una sensazione di benessere e di rilassatezza che come un balsamo rigenera la mia anima,mettendomi in sintonia con la natura.
Controlliamo tutti il manometro,il limite di sicurezza è vicino e l'immersione volge al termine,la tappa di sicurezza fa da proscenio all'emersione.
Che strano tornare in superficie e non vedere il sole la luce,di notte questo passaggio è meno netto e una volta emersi troviamo il medesimo silenzio ed il buio rotto solo dalle poche luci dell'Enea.
Tornano però i suoni le parole,dopo tanti gesti mentre nuotiamo verso le nave ci scambiamo le prime impressioni e ci ritroviamo tutti quanti.
Solite operazioni di risalita e una volta in barca mentre ci togliamo l'attrezzatura salgono le voci di giubilo e di ringraziamento verso gli istruttori che ci avevano dipinto la "notturna" come una esperienza fantastica,ancora una volta hanno avuto ragione ed è giusto dargliene atto.
La fame si fa sentire,il tempo di cambiarsi e inizia il banchetto,pesce a volontà,tra scambio di opinioni sull'immersione ci "immergiamo" in un pentolone gigante di zuppa di polpo e patate,una delizia che impone bis e tris.....
Si prosegue con enorme sacrificio con una pantagruelica frittura di pesce che chiude in bellezza il banchetto dando inizio al dopo cena. Ci trasferiamo al piano di sopra e sotto un cielo di stelle da sogno,ci sediamo a parlare come vecchi amici.
Incantato da questo panorama,la mente vaga nei ricordi e rivivo mille notti davanti al fuoco,lupetto poi esploratore,sono passati tanti anni e stanotte sembrano più vicini.
Torno al presente attirato dallo scintillio degli accendini,spuntano dei grossi sigari,ho veramente contagiato tutti e la fumata in barca è ormai un rito.
Rimaniamo li in tranquillità a chiacchierare e a fumare e anche quando il rumore del motore ci segnala che si riparte rimaniamo li a goderci il panorama godendoci il ritorno graduale delle luci e della vista del porto. La strada del ritorno è tranquilla sono passate le due di notte e sembriamo esserci solo noi sulle strade,solita sosta all'autogrill,qualcuno riesce già a fare colazione,si scherza si ride non sembriamo neppure stanchi,è il momento dei saluti da qui ognuno prenderà la direzione di casa,noi accompagniamo Pino e malgrado siano le quattro passate Angelo e Andrea trovano il tempo per un ultimo scherzo.....